sicuramente concordo con lo spirito dell'articolo ,una rinnovata politica estera che favorisca il rovesciamento di regimi oppressivi che si sono protratti negli anni
nello specifico,tuttavia mi sorgono in mente determinate riflessioni e dubbi
quali decisioni e quali azioni porre in essere e attraverso quali piani favorire la nascita e l'insediamento di queste nuove democrazie se è vero che i nuovi governi potrebbero essere ancora piu oppressivi dei precedenti,ipotesi questa a cui personalmente non attribuisco molto credito vista la partecipazione di massa che hanno fatto registrare queste rivolte, e penso quindi sia piuttosto improbabile che milioni di persone dopo aver spodestato un despota finiscano dalla padella nella brace ,ma mi rendo altresì conto di come questa sia un ipotesi da tenere sempre in considerazione
considerando anche questo scenario ,un azione così dispendiosa potrebbe essere sostenuta fondamentalmente da usa francia inghilterra come è fin qui accaduto? non sarebbe necessaria la partecipazione delle altre grandi potenze;germania ,russia,cina,mi vengono in mente prima di tutte le altre ,quale propensione avrebbero ad intervenire e fino a che punto,visto che ad oggi si sono tenute ben lontane dal campo di battaglia?un azione portata innanzi da parte di usa francia ed inghilterra non rischierebbe di lasciarle in mezzo al guado?
nel caso di un azione'allargata' fino a che punto spingersi?sostenere i ribelli anche attraverso azioni militari e poi lasciare il popolo al proprio destino ,con le conseguenze rischiose che avete ipotizzato?oppure monitorare e controllare, la nascita di 'vere'democrazie e fin dove sostenere e soddisfare la domanda di nuove democrazie viste le enormi dimensioni del campo in cui si gioca questa partita e i numerosissimi giocatori in campo?
e ancora ,in un periodo così delicato dal punto di vista economico ,sociale ,occupazionale a quali costi darebbe luogo una cosi vasta azione?sarebbero sostenibili questi costi nel breve medio termine da un occidente che sembra venir fuori a fatica da una crisi economica finanziaria che l'ha messo in ginocchio come non succedeva dal 29?e soprattutto i popoli occidentali sarebbero pronti a sostenere le spese di queste azioni?
personalmente ritengo condizione necessaria un azione che veda la partecipazione delle piu grandi potenze mondiale che dovrebbero spingersi a sostenere quei popoli che chiedono democrazia e libertà senza spingersi oltre intervenendo magari in quelle zone dove l'equilibrio, seppur assicurato da regimi medievali e oppressivi si mantiene in qualche modo stabile